Inizia “Come Amore”, la stagione 2016/2017 del Teatro La Fonte, che ha il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli.
L'apertura è con un classico della letteratura russa, “Zio Vanja. Scene della vita rurale di Anton Pavlovič Čechov”, 21 e 22 ottobre ore 21, 23 ottobre ore 16. Creazione e regia di Olga Melnik. Light designer: Samuele Batistoni. Durata dello spettacolo: 120 min in 2 atti.
Personaggi & interpreti: Aleksandr Vladimiroviè Serebrjakov, professore in pensione- Gianni Monini; Elena Andreevna, sua moglie – Valentina Schiavi; Sof’ja Aleksandrovna (Sonja), sua figlia – Ilaria Mulinacci; Marija Vasil’evna Vojnickaja, madre della prima moglie del professore – Francesca Catarzi; Ivan Petroviè Vojnickij, suo figlio – Samuele Batistoni; Michail L’voviè Astrov, medico – Davide Papi; Il’ja Il’iè Telegin, proprietario terriero in miseria – Vasco Bonechi; Marina, la vecchia balia –Tiziana Fusco.
“Ci sarà una casa nella nostra storia, un luogo che si è conquistato a fatica, al prezzo di sacrifici. E c’è un Professore che torna ad abitarla con la sua seconda, bella, giovane moglie. I personaggi di Zio Vanja sono tutti un po’ bislacchi, a cominciare dall’omonimo protagonista che ha consumato la sua vita e, forse, il suo talento nell’amministrare la tenuta della sorella morta, sperduta nell’arretrata provincia russa, insieme alla nipote Sonja e al dottor Astrov, appassionato difensore di foreste. A rompere l’equilibrio di quell’eccentrica, ma operosa comunità è l’arrivo della coppia cittadina composta da Serebrjakòv, professore in pensione e padre di Sonja, e della giovane moglie Elena. Ognuno è legato all’altro in modo unico, con fili che talvolta sorreggono e altre diventano troppo tesi e soffocanti. Fili che si intrecciano tessendo trame preziose e ricche di mille sfumature come la penna di Čechov ci ha abituato. Ognuno prende una posizione nei confronti del tempo, di questa possibilità che ci scorre dalle mani – la nostra vita. Nel farlo fino in fondo affrontano tanti temi: la politica, i sentimenti, il sacro… Alla fine ciascuno di loro avrà una risposta. Il nostro “Zio Vanj sarà una preghiera che tenta di abbracciare il nostro passato, e ci spinge a parlare con gli uomini che verranno dopo di noi, e che non conosceremo, esattamente come ha fatto Anton Čechov rivolgendosi a noi – più di cento anni fa – scrivendo questa storia. Lo facciamo da qui, dal XXI secolo, oggi, sul nostro palcoscenico”.
Teatro La Fonte, Via Roma, 368 – Bagno a Ripoli (FI); info/preno e prevendita tel. 055-418084; 3475572347; e-mail: centroteatro@alice.it; intero – 10 euro; ridotto – 8 euro.
Bagno a Ripoli, 20 ottobre 2016