Da gennaio la nuova raccolta dati.
Bagno a Ripoli è uno dei territori dove si vive di più in Europa.
La longevità si alimenta da ingredienti semplici, ma efficacissimi: olio extra vergine di oliva, qualità dell’ambiente, cucina mediterranea, consumo delle produzioni locali, stili di vita equilibrati e movimento, questi i componenti della ricetta del buon vivere.
A certificare il bel primato è l’équipe di medici americani e italiani che da ben 18 anni seguono il progetto InCHIANTI, sostenuto dal National Institute on Aging di Bethesda negli Stati Uniti, in collaborazione con i Comuni di Bagno a Ripoli e Greve in Chianti, il quale monitora costantemente 400 anziani dei territori del Chianti, dove risiedono oltre 20 centenari.
Ideata e promossa dal gerontologo Luigi Ferrucci, la ricerca InCHIANTI ha analizzato i processi di invecchiamento della popolazione del Chianti. Stefania Bandinelli è il medico responsabile del progetto, supportato integralmente dal National Institute on Aging di Bethesda in collaborazione con l'Ausl Toscana Centro. Il dottor Marco Colpo segue il quinto follow up del progetto, con particolare attenzione all'aspetto dell'attività fisica: uno degli strumenti applicati allo studio della popolazione anziana coinvolta nel progetto è un cellulare, dotato di particolari sensori. Una cintura viene indossata dall'anziano per una settimana al fine di rilevare le attività di movimento nella giornata, calcolate attraverso i sensori del telefono.
Da gennaio 2017 il Gruppo di Studio InCHIANTI partirà con la nuova raccolta dati nell'area di Bagno a Ripoli.
“Sono notizie che fanno bene al cuore e all'anima – ha dichiarato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini -. A Bagno a Ripoli si vive più a lungo, un bellissimo primato a livello europeo. Un risultato che naturalmente non è frutto del caso, ma nasce dalla storia del territorio e dalla qualità della vita che istituzioni, attività agricole ed imprenditoriali e abitanti hanno saputo garantire alla propria terra, una terra amata, dove si respira aria buona e si prediligono la coltivazione e il consumo di prodotti genuini e di filiera corta e una cucina casalinga. Abbiamo da poco festeggiato e promosso con Prim.Olio la splendida ricchezza del nostro olio extravergine di oliva, che, è dimostrato, è garanzia di salute e, appunto, lunga vita. Siamo dunque sulla strada giusta! Grazie, infine, ai medici e all'istituto statunitense per il lavoro che stanno facendo con competenza scientifica e autentica passione! Per parte nostra la massima collaborazione al loro lavoro, a partire dalla nuova raccolta dati che inizierà a gennaio”.
Bagno a Ripoli, 29 dicembre 2016