L'appuntamento dedicato allo storico direttore didattico di Bagno a Ripoli scomparso nel 2017 è in programma il 9 e il 10 novembre con una due giorni di incontri, laboratori e conferenze
Fu tra i primi a sperimentare il tempo pieno quando ancora non era normato a livello nazionale, per dare spazio a un progetto educativo che coniugasse il "fare" con il "pensare". Si batté per una scuola laica, democratica e inclusiva, aperta anche ai bambini disabili. Alle idee rivoluzionarie di Marcello Trentanove, storico Direttore didattico di Bagno a Ripoli in carica dal 1962 al 1990, è dedicato a un anno dalla morte il convegno nazionale “Progettare il cambiamento educativo – L'impegno di Marcello Trentanove tra comunità e territorio” in programma venerdì 9 e sabato 10 novembre. La due giorni, organizzata da Comune di Bagno a Ripoli, Università di Firenze, Cemea, Associazione Museo della Scuola e Cirse, si svolgerà nell'auditorium della scuola media “Francesco Granacci”, nel capoluogo ripolese (ingresso da via del Pratello o da via Le Plessis Robinson). E riunirà istituzioni pubbliche e amministratori, insegnanti, educatori, docenti universitari e molti cittadini di Bagno a Ripoli che nel corso della trentennale carriera del “Direttore”, come era affettuosamente chiamato, ebbero modo di apprezzarlo e conoscerlo in qualità di genitori dei suoi piccoli alunni.
Al centro del convegno le intuizioni e le idee innovative e precorritrici promosse da Trentanove, che a Bagno a Ripoli gettarono le premesse per una scuola “nuova”, libera, moderna e di qualità. Uno spunto di riflessione per il futuro delle politiche educative rivolto a tutta la comunità. Trentanove fu un precursore del superamento del libro di testo e della figura dell'insegnante unico e dell'anacronismo didattico che incarnavano, fu tra i primi ad incentivare la formazione continua degli insegnanti, un pioniere nell'istituzione delle prime sezioni di scuola materna, nella sperimentazione della continuità didattica tra materna e elementari, del lavoro di gruppo e del superamento della lezione frontale. Con la creazione dei comitati dei genitori, antesignani dei moderni organi collegiali, abbatté il muro di una scuola "nozionistica" e "chiusa al territorio" e aprì la strada ad una gestione di comunità delle politiche educative. Se le idee e gli obiettivi di Trentanove attecchirono tanto da anticipare e tradursi in norme nazionali è anche merito di un gruppo di lavoro appassionato e affiatato che, riunitosi intorno alla sua figura, riuscì a metterle in pratica. E grazie al dialogo e alla collaborazione sempre costante con le istituzioni locali che ne condivisero strumenti, metodo e obiettivi facendoli propri. Istituzioni che vollero rendergli pubblicamente merito prima conferendogli la cittadinanza onoraria nel 2000 a dieci anni dal pensionamento, poi con il riconoscimento "Vita premiata" nel 2014.
“L'esigenza di ricordare Trentanove e celebrare, insieme a lui, tutta la corrente pedagogica innovativa che si situa negli anni '60-'70 è prima di tutto emersa dai docenti e dai genitori che, avendo collaborato con lui, ne hanno condiviso l'impegno e la passione innovativa – spiega il sindaco Francesco Casini -. Ma anche la scuola e il mondo accademico oggi sentono il bisogno di raccogliere i frutti di quella esperienza e dare loro un significato nuovo, applicando lo spirito riformatore di Trentanove alla complessa realtà attuale. Mai come ora si avverte la necessità di pratiche educative ispirate a valori sociali di condivisione e collaborazione, accoglienza e conoscenza. La lezione di Trentanove fornisce ancora oggi risposte preziose a chi si interroga sul significato dell'educazione e sul ruolo di chi educa dentro e fuori la scuola”.
“La preparazione di questo convegno – dice l'assessora alla scuola Annalisa Massari - è durata più di un anno. Tutti gli attori, cittadini promotori, i Servizi educativi del Comune, Università, Cemea, Associazione Museo della Scuola e Cirse, hanno fatto la loro parte con proposte, scritti, organizzazione. Ne nasce un convegno davvero interessante, rivolto alla cittadinanza di Bagno a Ripoli che ha conosciuto e apprezzato Trentanove, agli studenti dell'Università e ai docenti che intendano approfondire tematiche educative sempre attuali e riflettere sulla loro possibile proposizione nei nostri tempi”.
Di seguito nel dettaglio, il programma integrale del convegno.
Venerdì 9 novembre:
Ore 14.30 – 18.30: Saluti istituzionali di Francesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli; Domenico Petruzzo, Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Toscana; Amalia Bergamasco, Dirigente scolastica I.C. Teresa Mattei; on. Valdo Spini, già Deputato al Parlamento.
Tavola rotonda: “Marcello Trentanove: ricordi e testimonianze”: Coordina Annalisa Massari, assessore alle politiche della scuola, cultura, biblioteca del Comune di Bagno a Ripoli. Relazione introduttiva di Vasco Tacconi. Dibattito con: Luciano Bartolini, Paola Campani, Giuseppe Carrai, Manola Pignotti, Lucia Poggiolini, Luigi Remaschi, Nicoletta Zazzeri.
Ore 20 cena presso la cede dei CEMEA Toscana c/o scuola S.Pertini in v.le B.Croce, 51 – Firenze.
Ore 21.30 Attività conviviali e ludiche della tradizione dei CEMEA.
Sabato 10 novembre:
Ore 9 – 13: Relazioni - “Marcello Trentanove, l’impegno tra comunità e territorio”. Coordina Umberto Cattabrini; Carmen Betti - "Bagno a Ripoli fra le realtà didattiche innovative del secondo ‘900 toscano"; Clotilde Pontecorvo - "La scuola e la ricerca"; Gianfranco Bandini - "I maestri nell’ombra"; Beniamino Deidda - "Costituzione, democrazia, laicità"; Rosaria Di Santo - "Marcello Trentanove e la formazione degli insegnanti"; Gianfranco Staccioli - "Cemea tra radici e futuro"; Paolo Borin - "Tempo pieno: il senso di una scelta". Al termine dibattito.
Ore 13 – 14.30: Pausa pranzo
Ore 14.30 – 18: Laboratori del fare, laboratori della parola (attività musicale, attività ludiche, attività manuali ed espressive, attività di comunicazione non-verbale)
Ore 18 – 19: Riflessioni conclusive e nuove prospettive – Coordina Gianfranco Bandini.
Per informazioni Centro di documentazione educativa del Comune di Bagno a Ripoli: 6390455/456.
Bagno a Ripoli, 3 novembre 2018