Grazie anche al lavoro di tre giovani immigrati si è concluso l'intervento di sistemazione dell'appartamento di Grassina per 3 giovani adulti seguiti dal Servizio di Salute Mentale.
Può ora concretamente partire il progetto 'CasaMia', promosso dall'Azienda sanitaria di Firenze e dal Comune di Bagno a Ripoli, che rappresenta una sperimentazione innovativa nelle politiche di housing sociale. Il progetto sviluppa soluzioni abitative a favore di giovani adulti seguiti dal Servizio di Salute Mentale, esterne al nucleo familiare di origine, e diverse dalle strutture residenziali tradizionali dove i livelli assistenziali e sanitari sono elevati. Il servizio, rivolto a un massimo di 3 soggetti, ha come suo obiettivo principale il graduale sviluppo nei pazienti di maggiori autonomie mediante condivisione e gestione di spazi domestici, rispetto delle esigenze dell’altro e delle regole, promozione di processi di crescita, emancipazione e inclusione sociale.
Se 'CasaMia' diventa oggi realtà è anche grazie al valore aggiunto che l'amministrazione comunale ha inteso dare al progetto, affidando parte dei lavori di adeguamento leggero dell'appartamento di proprietà comunale destinato a questo servizio: la pulizia e la totale imbiancatura delle camere è stata eseguita da tre giovani richiedenti asilo ospiti del Comune di Bagno a Ripoli e seguiti da una cooperativa, e da 2 cittadini ripolesi inseriti nel progetto Jolly, che prevede l'impiego, tramite segnalazione dei servizi sociali comunali e il coordinamento di un tutor, di soggetti svantaggiati in lavori di manutenzione ordinaria di beni pubblici, dai giardini alle scuole.
“'CasaMia': un nuovo progetto di coabitazione sociale per giovani seguiti dal servizio di salute mentale, un esempio tangibile di solidarietà, inclusione e integrazione – hanno dichiarato il sindaco Francesco Casini e l'assessora alle politiche sociali Ilaria Belli -, che unisce forze, buona volontà, energie, solidarietà, desiderio di riscatto ed accettazione, cariche umane positive, la sana e vecchia voglia di fare e di rendersi utili agli altri, attenzione per i più deboli: sono tutti valori che generano rispetto, autostima e fiducia nel futuro. Questo è l'intento che muove il progetto CasaMia, e questo è l'intento che sta dietro all'opera dei tre giovani migranti, frutto dei princìpi ispiratori dei nostri progetti di accoglienza che vedono sempre nel prossimo e nell'uomo una risorsa per l'intera comunità e nella vera integrazione il percorso da perseguire".
Bagno a Ripoli, 22 settembre 2016