Il Comune di Bagno a Ripoli aderisce al progetto di cohousing 'Abitare Solidale'.
L’Associazione Auser Volontariato Territoriale Firenze e l’Associazione Artemisia, in collaborazione con i Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli e Scandicci e altre associazioni, enti e istituzioni, presentano il progetto Abitare Solidale, iniziativa finanziata con i fondi Cesvot–Bando Percorsi di Innovazione 2008 che affronta il problema casa con un approccio innovativo e sociale: promuovendo forme di coabitazione tra chi, giovani coppie, studenti, lavoratori e professionisti fuori sede, donne e uomini desiderosi di costruirsi o ricostruirsi un nuovo percorso di vita, non può permettersi un'abitazione propria e spesso neanche l’affitto per un posto letto, e chi, proprietario di un’abitazione, sente il bisogno di condividere i propri spazi di vita: per avere un piccolo sostegno economico e un aiuto nelle mansioni quotidiane, vincere la solitudine e mantenere alto il proprio livello di socialità o anche solo aderire a un progetto basato su solidarietà e coesione sociale.
A regolare le coabitazioni non sarà il tradizionale contratto di affitto, ma un patto abitativo composto da un comodato d’uso abitativo gratuito precario e da un accordo solidale con i diritti e doveri dei coabitanti. Il proprietario garantirà il decoro degli spazi messi a disposizione e il rispetto delle esigenze di vita, lavoro e studio dell’ospite. Quest’ultimo si impegnerà a collaborare alle mansioni domestiche e al menage quotidiano (pulizia casa, spesa, preparazione pasti), rispettare orari ed esigenze del soggetto ospitante e specie se anziano aiutarlo nel mantenimento delle abitudini sociali e dell'autosufficienza, contribuire alle spese di gestione della casa. Il buon andamento della coabitazione sarà monitorato da un team di professionisti e volontari mediante visite e telefonate. Tale attività sarà affiancata dalle telefonate di controllo degli operatori dello Sportello Abitare Solidale. Chi è interessato può rivolgersi al numero verde Sportello Abitare Solidale 800.99.59.88, lunedì-venerdì ore 9–12, o al cellulare di Abitare Solidale 3204317644, lunedì-sabato ore 9–20.
“La casa è un bene prezioso – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l'Assessore alle Politiche educative, formative, della salute e abitative Rita Guidetti -. Spesso però può essere un problema per chi non ce l'ha e non può permettersi il mutuo per acquistarla o l'affitto troppo alti, ma anche per quanti, pur vivendo in una casa di proprietà, non possono più gestirne costi e manutenzione. È il caso degli oltre 30.000 anziani che nella sola Firenze vivono soli, in case sovradimensionate - una media di 4/5 stanze di cui 2 almeno sono camere da letto - per le loro esigenze di vita e per le loro possibilità economiche e gestionali. Un fenomeno in crescita che genera uno scarso utilizzo del patrimonio abitativo e incrementa il rischio di perdita di autosufficienza da parte dell’anziano. La solitudine, la difficoltà di svolgere le più semplici mansioni domestiche e le barriere architettoniche sono infatti tra le prime cause di depressione, perdita di autosufficienza e incidenti domestici. Abitare Solidale mira a creare nuove opportunità abitative che garantiscano reciproci benefici per chi ospita e per chi è ospitato, nell’ottica di un reciproco sostegno emotivo, materiale, economico, solidale, favorendo in tal modo anche i rapporti intergenerazionali”.