Nessun allarme, né situazioni preoccupanti a Bagno a Ripoli in tema di ludopatia e gioco d'azzardo.
L'indagine promossa dal Comune di Bagno a Ripoli insieme al Serd (Servizio Dipendenze Asl) di Ponte a Niccheri e alla Coop. 21 ha dato risultati decisamente buoni.
L'indagine si è svolta con rilevazioni dirette sui gestori di esercizi del territorio con i risultati evidenti che non ci sono eccessi. Anche i volumi di gioco risultano stabili, se non addirittura in diminuzione, né le vincite importanti hanno inciso su essi e sul numero di giocatori.
Altro dato importante: non emerge un particolare coinvolgimento di minorenni nei giochi d'azzardo. Rari infatti i tentativi dei minorenni di provare a giocare. L'uso di alcool non pare associato alla pratica del gioco d'azzardo, ma questo è un dato da approfondire ulteriormente poiché solo il 39% dei locali interessati dall'indagine vende anche alcolici. Buono pure il fatto che, sui 9 locali con slot machine, 4 le tengano in spazi separati, quindi non in bella vista. Soddisfacente la conoscenza del Decreto Balduzzi e regolare l'esposizione delle norme in materia. Sul territorio è poi attivo un servizio della Conferenza sociosanitaria della Zona Fiorentina Sud Est, con sede presso l'ospedale di Ponte a Niccheri, per la presa in carico di chi ha dipendenza dal gioco d'azzardo patologico.
“I primi dati del nostro lavoro su ludopatie e gioco d'azzardo – commentano il sindaco Francesco Casini e l'assessora alle politiche sociali Ilaria Belli -, sono abbastanza confortanti, dando il polso di una Bagno a Ripoli che non pare particolarmente afflitta da queste problematiche, sulle quali peraltro emerge una percezione comunque significativa sull'importanza del controllo del fenomeno. Partendo da tale base, non allarmante e senza emergenze, ma con alcuni dati comunque da valutare, l'impegno dell'amministrazione potrà fondarsi su elementi più concreti per agire su prevenzione e sensibilizzazione. Non siamo un'isola felice, siamo una comunità tranquilla, lavoriamo con impegno per costruire una serenità e una qualità della vita ancora più diffuse, ma anche per portare avanti scelte politiche precise, volte a scoraggiare ogni tentativo di aprire sale da gioco a Bagno a Ripoli. E non abbassare mai la guardia su questo fenomeno rimane la parola d'ordine!”
Bagno a Ripoli, 3 agosto 2016