La Fratellanza Popolare e Croce d’Oro di Grassina, in collaborazione con Comune di Bagno a Ripoli, Rete di Solidarietà Comune di Bagno a Ripoli, Auser Bagno a Ripoli, Calcit Chianti Fiorentino, Croce Rossa Bagno a Ripoli, Croce d'Oro Ponte a Ema e Cft (Comitato Famiglie Talassemici)
La Fratellanza Popolare e Croce d’Oro di Grassina, in collaborazione con Comune di Bagno a Ripoli, Rete di Solidarietà Comune di Bagno a Ripoli, Auser Bagno a Ripoli, Calcit Chianti Fiorentino, Croce Rossa Bagno a Ripoli, Croce d'Oro Ponte a Ema e Cft (Comitato Famiglie Talassemici) e con il contributo di Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), ha concluso con successo il corso di formazione "Ada (Assistenza domiciliare anziani), un approccio moderno al servizio e alle risorse del territorio".
Queste le riflessioni svolte dagli organizzatori al termine dell'iniziativa:
“Chiave di successo di questo corso è stata l’attualità dell'argomento, l'assistenza domiciliare degli anziani, affrontato da diversi punti di vista professionali: in modo accademico, ma anche e soprattutto pratico. Gli interventi si sono articolati in un parallelo tra l’àmbito prettamente medico e quello psicologico, con l’ausilio aggiuntivo di esperti in fisioterapia e logopedia. Questo “approccio a più voci” è stato decisamente apprezzato, essendo stato capace di offrire un ventaglio di conoscenze più ampio e approfondito ed essendo stato maggiormente efficace nel mantenere sempre desta l’attenzione dei partecipanti proprio in virtù della sua “coralità”. Utili e gradite sono state le esercitazioni/accompagnamenti per la sperimentazione di strategie pratiche durante i servizi di assistenza. Le persone che hanno frequentato il corso hanno in definitiva avuto la possibilità di recepire conoscenze/buone pratiche/informazioni da usufruire in quello che è il loro abituale operato, con una maggiore consapevolezza e potendo poi avere riferimenti a cui far capo in caso di necessità. Quello che è emerso prepotentemente è stato il bisogno da parte di volontari anche ben motivati e di ampia esperienza, di avere la possibilità di affiancare la loro pratica, talvolta dettata dall’intuito e dalle consuetudini, a momenti di apprendimento specifico gestiti da personale qualificato. Si impara meglio quando si unisce la pratica alla presa di coscienza, ed è questo che credo abbia contraddistinto in senso forte il corso di formazione Ada. Tutto ciò ha un valore ancora più deciso se si leggono i dati socio-demografici dell’uditorio, che rilevano come la prevalenza dei partecipanti non abbia competenze professionali attinenti all’operato volontario che vanno a svolgere e che è così prezioso per la comunità. In questo senso la possibilità poi di confronto tra volontari e futuri volontari, tra volontari di enti diversi e tra volontari con differenti esperienze ha evidentemente rafforzato il loro senso identitario ed ha offerto la possibilità di un consolidamento delle loro motivazioni”.