Un omaggio dell’autore e del Comune al Centro Studi Danza, agli allievi e alla sua storica direttrice, Maria Grazia Nicosia. La scultura in ferro intitolata “Grande Arabesque” aveva partecipato al contest dell’amministrazione ArtinParco
Una elegante Odette, dai movimenti leggiadri ed energici al tempo stesso. È ispirata alla principessa del Lago dei cigni la danzatrice in ferro realizzata dal Maestro Silvano Porcinai che da ieri trova casa lungo la pista ciclabile “Gino Bartali” a Grassina. L’opera, intitolata “Grande Arabesque”, sia nelle intenzioni dell’autore che dell’amministrazione comunale, vuole essere un omaggio al Centro Studi Danza Grassina, fondato quasi 50 anni fa e per 45 ospitato nella vicina Casa del popolo, agli allievi che lo hanno frequentato e alla sua storica direttrice, Maria Grazia Nicosia, già prima ballerina del Maggio Fiorentino, anima e fondatrice della scuola.
La scultura, alta due metri e mezzo circa, collocata su un basamento di pietra, vuole essere così da stimolo e incoraggiamento alle nuove generazioni che intraprendano la disciplina della danza. L’ammirazione per il mondo della danza, ha spiegato il Maestro Porcinai, nasce in lui dalle opere di Degas, con le sue celebri ballerine. La scultura riporta delle incisioni che ritraggono scene del Lago dei cigni e due scritte: da un lato la dedica alla direttrice Nicosia, dall’altro la frase “Il flusso dell’armonia è la danza del cuore”. Il Maestro ha accompagnato l’inaugurazione dell’opera con una poesia composta dal poeta Massimo Lippi: "Nel tuo agile sorriso/ l'ombra lieve de la sera/ il tuo corpo./ L'estro vivace del volto tuo./ L'eterna Bellezza vive/ danzando". La pietra che compone il basamento dell’opera è stata donata dalla Fornace Manetti Gusmano del Ferrone.
“Un riconoscimento – spiega il sindaco - a tutti coloro che hanno frequentato la scuola di danza di Grassina e un sincero ringraziamento da parte di tutta la comunità a colei che a lungo è stata la loro ispiratrice e insegnante. Con la sua grande energia e passione, Maria Grazia Nicosia ha forgiato migliaia di ballerine e ballerini, promuovendo la danza non solo come sport ma come modo di vivere, dove i risultati sono frutto di impegno, costanza e sacrifici. L’auspicio è che questa realtà possa continuare a vivere sul nostro territorio”. Il sindaco, affiancato dagli assessori Eleonora François, Francesco Pignotti e Francesca Cellini, ha ringraziato il Maestro Porcinai, “figura di spicco del panorama artistico locale, che con le sue opere porta il nome di Bagno a Ripoli in Italia e nel mondo”, che ha “donato questa bellissima scultura alla comunità”.
L’opera “Grande Arabesque” del Maestro Porcinai aveva partecipato al contest Art inParco promosso nel 2017 dall'amministrazione comunale per selezionare opere d'arte contemporanea da collocare nei parchi pubblici. La scultura è la seconda a trovare collocazione dopo l’opera “Fortezza” di Francesco Battaglini, situata nel giardino di via Bikila a Grassina. Prevista inoltre la collocazione della scultura “Ascoltami” di Luca Cataldi, una volta eseguito l’ampliamento dei giardini della Resistenza ad Antella.
Il sindaco, per l’occasione, ha anticipato che a breve si svolgerà un nuovo bando: “L’arte – ha commentato – non va solo preservata, occorre incentivarla”.
Il Maestro Silvano Porcinai nasce a Grassina nel 1950 dove vive e lavora. Grande osservatore della natura in tutte le sue forme, le sue opere riportano figure dinamiche ed energiche. Diplomato in Oreficeria all’Istituto Statale d’Arte di Firenze, ben presto si dedica completamente alla scultura. Per anni ha insegnato scultura in istituti e licei artistici di Firenze e della Toscana. Porcinai è autore della scultura della “Lavandaia” situata in piazza Umberto I a Grassina, simbolo dell’identità del territorio e dell’antica tradizione delle lavandaie.