Il Comune di Bagno a Ripoli informa che il Consiglio Comunale, nella sua seduta del 23 aprile 2012, ha approvato all'unanimità le seguenti delibere:

- Localizzazione di una nuova farmacia (Decreto Legge Liberalizzazioni).
- Regolamento Comunale per le sale giochi e installazione di apparecchi da gioco.
 

"Salutiamo con grande soddisfazione l'unione di intenti del nostro Consiglio Comunale concretizzatasi anche nella seduta di ieri sera con due approvazioni all'unanimità – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e il Vicesindaco e Assessore allo Sviluppo Locale Alessandro Calvelli –. La prima decisione riguarda la possibilità che viene data di istituire una nuova farmacia nell'area di Grassina nelle adiacenze di via di Tizzano, nell'ottica del Decreto Legge Liberalizzazioni che prevede una farmacia ogni 3300 abitanti. Questa localizzazione è il frutto di un'analisi che abbiamo effettuato su tutto il territorio comunale, tenendo conto anche delle farmacie dei Comuni vicini di fatto utilizzate dai nostri cittadini. È chiaro che si tratta di una semplice individuazione di una zona, di un atto di programmazione, poi sta alla libertà e alla volontà del singolo imprenditore decidere o meno di aprire l'attività, facendo salire potenzialmente da sette a otto le farmacie comunali, senza contare le altre due fiorentine, di fatto pure ripolesi, di Sorgane e Ponte a Ema. E se siamo giunti a questa scelta in maniera condivisa è anche perché c'è stata a monte la consueta concertazione dell'Amministrazione con l'Ordine professionale, con i farmacisti del Comune e con le Associazioni di categoria. Stessa concertazione e condivisione con le Categorie per la seconda decisione unanime del Consiglio Comunale, con cui si regolamentano le sale giochi e l'installazione degli apparecchi di gioco a Bagno a Ripoli. Attualmente non vi sono da noi sale di questo tipo, ma in previsione è bene che la loro collocazione sia adeguatamente disciplinata: il regolamento prevede che esse siano ad almeno cinquecento metri da scuole, luoghi di culto, ospedali, centri di recupero, case di cura o riposo, sedi del volontariato, e che l'onestà dell'eventuale imprenditore e titolare sia certificata”.