Guardiamo la Convenzione fra il Comune e Autostrade sulle opere compensative per la terza corsia dell'A1.
La comunicazione dell’Amministrazione comunale sui lavori per la Terza corsia A1 è sempre stata assai deficitaria: un progetto approvato senza darne comunicazione né ai cittadini né al Consiglio comunale; una Commissione speciale dimissionaria e mai ripristinata; la richiesta di un Consiglio comunale aperto ai cittadini negata per “difficoltà di gestione”...
L’unica cosa che è stata sempre sbandierata da Sindaco e Giunta sono stati i 3 milioni e mezzo di “opere compensative”, che avrebbero dovuto ripagare la comunità della perdita della valle dell’Isone e della sua biodiversità, di un milione e mezzo di metri cubi di terre inquinate sopra le proprie falde acquifere, dei danni alle abitazioni (un esempio su tutti, Via Romanelli), dell’impatto acustico della terza corsia lungo la fascia di fronte a Villa Peruzzi, di come viene segnata la vita quotidiana dei cittadini ripolesi dai mezzi Pavimental che transitano (con, ad esempio, i problemi di pulizia delle strade con acqua ed il rischio di ghiaccio), dei monitoraggi richiesti dal Comitato di Controllo e di cui ancora non si ha notizia...
Già l’idea di riparare una ferita ad un territorio e alla salute degli abitanti con la costruzione di altre strade è una logica che non convince. Piuttosto si sarebbe dovuto investire nel trasporto pubblico, in modo da compensare realmente l’incremento di traffico e inquinamento portato da Autostrade spa.
Venire poi a sapere che il reale ammontare del “rimborso” non è quello sbandierato lascia l’amaro in bocca: la bozza di Convenzione che Sindaco e Giunta hanno approvato lo scorso 15 gennaio – e che si limita a ratificare quanto ASPI aveva già dichiarato di voler finanziare, a maggio 2016, durante la seconda seduta della Conferenza dei Servizi – racconta di un importo “fisso e invariabile in aumento, pari a euro 535.000, Iva inclusa”. Ed è ben espresso che qualsiasi costo eccedente (oneri maggiori per sospensioni o varianti dei tempi di esecuzione) rimarrà a carico del Comune. Solo il prezzo di 24 ettari di terreno agricolo a uliveto sarebbe più alto...
Non arriveranno i 2,2 milioni di euro per la Variante di Grassina, depennati da Autostrade come non pertinenti; nessun rifacimento dei muretti a secco, lungo Via Roma, di cui non c’è traccia nella Convenzione. Rimangono 800.000 euro per lo svincolo da Firenze Sud a Ponte a Ema, che sono interventi nel Comune di Firenze, e a Bagno a Ripoli i 535.000, che speriamo basteranno a realizzare i lavori su via dell’Antella, via di Ritortoli e via Peruzzi.
Sarebbe questa l’indennità alla collettività per i disagi che i cittadini stanno subendo e subiranno per anni a causa dei cantieri e dei lavori (rumori, polveri, traffico dei camion)? 500 mila euro, con dentro anche i ripristini alle asfaltature dovuti, perché causati dai mezzi Pavimental?
Francamente, di quanto detto dal Sindaco, nel Consiglio comunale di aprile 2016, del voler stare “al tavolo dei giocatori” per portare a casa una vincita, ci sembra siano arrivate briciole!
Forse resta solo la speranza del nome sull’uscita dall’A1…per ora negato anche quella!
Sonia Redini
Consigliere del Gruppo “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”